La sindrome di Alice nel Paese delle Meraviglie
E’ un disturbo neurologico che altera la distorsione visiva. Coloro che ne sono colpiti hanno delle distorsioni sia temporali che morfologiche, tra cui micropsia (in neuropsichiatria, allucinazione, in cui appaiono figure di dimensioni nettamente inferiori a quelle reali). La microteleopsia è una particolare forma di micropsia., per la quale gli oggetti non solo vengono visti più piccoli, ma destano l’impressione di essere lontani, cioè rimpiccioliti per la distanza. Il fenomeno si osserva in varie forme di encefalopatie.) e maropsia (Anomalia della visione, per cui gli oggetti sono visti in dimensioni maggiori del reale. Può essere causata da disturbi della personalità, tumori cerebrali, sostanze allucinogene (LSD, veleni del fungo Amanita.). La sindrome può essere anche una complicazione della mononucleosi, da virus di Epstein – Barr. Si è ipotizzato che la sindrome possa essere causata da anormale attività elettrica che porta ad un’alterazione del flusso sanguigno nelle aree del cervello che elaborano la percezione visiva. Nel romanzo di Lewis Carroll, Alice presenta la “sindrome” dopo l’ingestione di muscimolo, un alcaloide psicoattivo contenuto dall’amanita muscaria e dall’amanita pantherina (nel romanzo descritto come un “fungo rosso e bianco”).
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