Introduzione
Il ritmo delle stagioni è inesorabile e dopo l’ondata di caldo estivo, ecco l’autunno. Le foglie cadono, gli alberi si spogliano, il clima cambia. Le meteoropatie per i soggetti sensibili sono in agguato. Ci può essere anche caldo ma di mattino è fresco, per cui il calore e il freddo sono contrastanti e ci si può ammalare con più facilità (raffreddpre, tosse, sindrome catarrale, mal di gola, ecc.). Le tartarughe vanno in letargo. I bambini iniziano a entrare in comunita (scuola nido, scuola materna e così via) e iniziano le epidemie di comunità ricorrenti (sindromi di raffreddamemnto, febbri, sindromi respiratorie con tosse e sindromi gastroenteriche). Alcuni virus sono favoriti dal vento, dall’umidità, e una volta che si è infettati, l’infezione diventa contagiosa. E poi arriva l’inverno. La situazione non è piacevole: più freddo, più buio, e tra dicembre e gennaio c’è l’epidemia influenzale. L’autunno può portare a un senso di melanconia (cambiano gli odori, i sapori, i colori), l’inverno (aumento del buio, del freddo e di un so che nell’animo) porta a a un senso di apatia, spossatezza, stanchezza, astenia. E’ come se ci fosse una crisi nel sistema psico-neuro-immuno-endocrinologico. Al di là dei rimedi omeopatici che fra poco vedremo c’è lo stile di vita che è importante e fondamentale (aria aperta e fare qualche passeggiata a fine mattinata e nel primo pomeriggio se non piove, alimentazione adeguata, ritmo più lento ed evitare tutti i fattori di stress). L’autunno richiama a un senso di intimità, l’inverno a un senso di rilassamento. Bisogna avere più spazio e tempo per noi stessi. Dobbiamo volerci bene.
Non dimenticare nell’alimentazione i 10 frutti dell’autunno: melograno (antiossidante); mele (vit. B1, B2, C, PP); pera (zuccheri semplici senza mettere a rischio la linea); uva (minerali e vitamine); caco (concentrato di energia); arance e mandarini (vit. C); kiwi (vit.C ), castagne (fonte importante di sali minerali, contengono il 7% di proteine, il 9% di lipidi e l’84% di carboidrati). Come tutti gli alimenti di origine vegetale, le castagne sono prive di colesterolo. 100 grammi di castagne (parte edibile) forniscono 81 mg di fosforo, 30 mg di calcio, 0,9 mg di ferro e 395 mg di potassio. Il corbezzolo (Vit. E e disinfettante) è il frutto della mia infanzia che non ho mai dimenticato. Infine vorrei ricordare le “giuggiole”. Le giuggiole sono ricche di vit. A e C, ferro, calcio e zuccheri ( possono essere paragonati ai fichi e ai datteri). E poi come verdure: broccoli, carciofi, zucca e le verdure a foglia verde, come gli spinaci, le bietole e le verze,e il radicchio che sono un vero e proprio serbatoio vitaminico e di minerali. E’ utile tornare ai tempi di un buon equilibrio dinamico tra i vari macronutrienti: pasta e legumi (fagioli, lenticchie, ceci, piselli). Non dimenticare almeno una volta la settimana un piatto di funghi. Appena svegli a digiuno si può bere acqua tiepida-calda con un un po’ di succo di limone. In inverno si può seguire lo stesso schema d’autunno ma si possono aggiungere alimenti più specifici e anche spezie per aumentare le difese del bambini. Ricordo la curcuma, la barbabietola, i frutti di bosco (soprattutto mirtilli),il frutto della passione, il mapo (mandarino-pompelmo) e per contrastare la stanchezza mangiare noci, nocciole, arachidi, anacardi (ricche di serotonina). Un cucchiaino di olio di semi di lino al giorno (omega 3) nei bambini (forse e senza forse) conviene darlo. Nei bambini vegetariani è fondamentale.
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