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Omeopatia pediatrica

Onicofagia (mangiarsi le unghie)

Introduzione

L’abitudine di mangiarsi le unghie è molto diffusa. Ci sono molti adolescenti ( 45%) che soffrono di questa abitudine e che la portano con sé dall’infanzia. 15 anni  di tormento e di piacere. L’unghia con la pellicina e la cuticola circostante diventa l’oggetto di una violenza cronica .Ciò  che rende un po’ perplessi è il fatto che molti ragazzi e ragazze  lo fanno senza accorgersene come riflesso condizionato che dura da anni.

 

Cause possibili

La fissazione: il mangiarsi le unghie  è un prodotto di fissazione. Colui o colei che usa questo comportamento è rimasto ancorato alla fase orale ( dei primi due anni di vita). In mancanza del seno, in mancanza di un altro oggetto d’amore  ha trovato nel mordersi e mangiarsi  le unghie una compensazione ai suoi conflitti interni.

Il super – Io:  genitori che pensano troppo ail bene dei loro figli con pretese…(un certo tipo di comportamento, una condotta che si ritiene migliore)  o da situazioni scolastiche in cui c’è una pretesa anche da parte dell’insegnante o dalla scuola in generale

Traumi, conflitti relazionali, noia, stress:il percorso evolutivo di crescita è pieno di insidie ( conflitti all’interno della coppia genitoriale, problemi di ansia e  di depressione, disagi economici vissuti con angoscia, paure, sentimenti di gelosia e invidia, cambiamenti  da una scuola a un’altra, cambio di resideenza)).

Imitazione:  un bambino potrebbe mangiarele unghie per imitare un genitore o un fratello più grande.

 

Il significato profondo

Mangiarsi le unghie è in diretto rapporto con l’auto aggressivita  e l’azione è connessa direttamente con l’aria emozionale della rabbia. Una indagine sui primi ricordi è fondamentale per entrare nell’inconscio. Se l’anamnesi porta a un trauma, al di là delle teorie psicologiche che ognuno professa in psicoterapia, può essere utiule un intervento con l’EMDR.

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novembre 23, 2017autore Angelo Vigliotti
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Divulgazione scientifica

Il brutto anatroccolo: il melanoma, un pizzico di prevenzione nel bambino

L’associazione Italiana MIO (Melanoma Italia Onlus) dà sul suo sito degli approfondimenti sui nei e sul melanoma molto interessanti.  Per l’introduzione e la spiegazione terminologica e la classificazione  riprendo  l’articolo del sito ( nei ed altre lesioni, fonte: www.melanomaitalia.org). Questa riflessione serve per aiutare a fare un pò di prevenzione soprattutto nell’età infantile. Il melanoma in Italia è in aumento.

Introduzione

I nei (o nevi) sono punti colorati presenti nella pelle costituiti da gruppi di melanociti. I nei possono essere congeniti o acquisiti. Il neo è un accumulo di melanociti, ossia di cellule dell’epidermide che sintetizzano la melanina (il pigmento che dà il colore naturale della pelle, dei capelli e dei peli) I melanociti fanno parte, insieme ai cheratinociti, dell’epidermide e hanno il compito di produrre melanina, un pigmento che protegge dagli effetti dannosi dei raggi solari. In condizioni normali i melanociti possono dar luogo ad agglomerati scuri visibili sulla superficie della pelle e noti come nei (nevi è il termine medico).

  • Nevi acquisiti: appaiono in giovane età e in età adulta
  • Nevi congeniti: sono presenti sin dalla nascita.

Alcune lesioni della pelle possono assomigliare ad un melanoma, ma sono solo delle crescite di tipo non canceroso. Quando si nota una nuova crescita, o una vecchia comincia a cambiare, è tempo di dare uno sguardo più appronfondito. Col tempo, è bene diventare sempre più consapevoli delle proprie lesioni, così da distinguere quali nuove macchie sono normali e quali meritano uno sguardo da parte del medico.

Cambiamenti di un neo

  • Il primo segno di melanoma è solitamente un cambiamento nelle dimensioni, forma o colore di un neo preesistente o nella comparsa di un nuovo tipo di neo.
  • Di solito, i nei non cambiano la loro dimensione, forma o colore di anno in anno.
  • Anche se molti stimano che i melanomi nascano da nei preesistenti, molti melanomi si originano da tessuto cutaneo normale, dove non è presente nessun neo. Solo il 30% dei melanomi insorge  su un neo preesistente
  • Se si notano cambiamenti in un neo o la comparsa di un nuovo neo, è consigliabile contattare il dottore per una valutazione medica.
  • I nei possono apparire ovunque nella pelle, sia singolarmente che in gruppi. Molti nei possono apparire contemporaneamente, specialmente in aree che sono esposte al sole. I nei si possono scurire in seguito a esposizione al sole, o durante la gravidanza. Prima dei 12 anni il melanoma è un evento eccezionale.

Il melanoma (Fonte : www.corriere della sera.it)

E ’il più aggressivo dei tumori cutanei e, se riconosciuto in ritardo, può essere letale. Non è il più comune, ma la sua incidenza è in costante aumento (specie tra i giovani adulti), tanto che in Italia nell’ultimo decennio siamo passati da 7mila a 14mila nuovi casi annui e questo è diventato il terzo tipo di cancro più comune sotto i 50 anni. Ancora una volta i fattori di rischio sono in gran parte legati ad un atteggiamento “scorretto” nei confronti delle radiazioni ultraviolette: eccessiva esposizione senza protezione solare, ripetute scottature durante l’infanzia, utilizzo frequente di lampade abbronzanti o lettini solari fanno salire il pericolo di ammalarsi. Ha maggiori probabilità di svilupparlo anche chi un precedente melanoma o avere un familiare che ha avuto questo tumore e la presenza di molti nei (più di 100), di cui alcuni atipici, ossia di diametro superiore a 5 millimetri e di forma irregolare. Se riconosciuto presto, può essere curato con successo anche solo con la chirurgia e guarire, ma se trascurato può diffondersi, anche rapidamente, ad altri organi e tessuti. Circa il 5-10% dei melanomi sono identificati in aree interne del corpo, come ad esempio linfonodi e altri organi interni, senza nessun segno evidente nella pelle. Il melanoma oculare è il melanoma che viene identificato nell’occhio, ed è relativamente poco comune, rappresentando il 3% di tutti i casi di melanoma ( Fonte : corriere della sera.it)

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novembre 8, 2017autore Angelo Vigliotti
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Modus Operandi

Il Dott. Vigliotti non dà terapie a distanza. Risponde solo per consigli e ogni suggerimento deve essere filtrato e supervisionato dal medico curante o dal pediatra di famiglia e non accettato passivamente.

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