Introduzione
Una sindrome adenoidea potrebbe complicarsi in una sindrome dell’apnea ostruttiva nel sonno (OSAS), che potrebbe avere molti risvolti negativi sul bambino. Riporto un articolo introduttivo di Valentina Murelli ripreso da www.nostrofiglio.it ( 14 aprile 2016), le linee guida del Ministero della Salute(2016) integrato da una sintesi di un approfondimento della SIP (Società Italiana di Pediatria) del 30 gennaio 2018
Bambini che russano, hanno un sonno agitato, magari fanno pipì a letto. E che di giorno sono iperattivi e irritabili, con qualche difficoltà scolastica. Una varietà di segnali che può dipendere da un unico problema: l‘apnea ostruttiva nel sonno (OSAS), una sindrome caratterizzata da ripetuti episodi di apnee notturne. Si tratta di vere e proprie interruzioni della respirazione durante il sonno, causate da un blocco temporaneo del passaggio dell’aria nelle vie aeree superiori, quelle che stanno appena dietro al naso e alla bocca. Queste interruzioni possono durare da una decina di secondi a qualche minuto e possono ripetersi anche più volte all’ora.
Le conseguenze della sindrome delle apnee ostruttive
Se non viene trattata, la sindrome può comportare ritardi nella crescita del bambino, un aumento del rischio di andare incontro a otiti e, nei casi più gravi, anche un aumento del rischio di diabete, ipertensione e malattie cardiovascolari come aritmie, aterosclerosi e il cosiddetto cuore polmonare, un ingrossamento del ventricolo.
Sintomi
Come fare ad accorgersi se il proprio bambino soffre di apnea ostruttiva nel sonno? Se per la diagnosi serve il parere del medico, e anche il risultato di qualche indagine strumentale, ci sono sicuramente dei segnali che possono far sospettare ai genitori che c’è qualcosa che non va nel sonno del proprio bambino. Per esempio:
- russamento. Come ricordato dalle Linee guida nazionali sull’argomento, appena rilasciate dal Ministero della Salute, si tratta del sintomo più comunenei bambini colpiti dalla sindrome. Ovviamente non parliamo del russamento occasionale, che può capitare per esempio quando il bambino ha il raffreddore, ma quello abituale, che si verifica quasi tutte le notti (almeno tra alla settimana). E anche in questo caso non è detto che il bambino soffra per forza di OSAS. In effetti, russano in modo abituale tra il 3% e il 21% dei bambini, ma solo l’1-6% presenta le apnee;
- una certa “fatica respiratoria” durante il sonno, con l’osservazione di episodi di apnea;
- sonno agitato, con frequenti cambi di posizione, oppure sonno in posizioni particolari che facilitano l’ingresso dell’aria, per esempio da seduti;
- tendenza alla respirazione con la bocca;
- enuresi notturna (pipì a letto);
- cefalea mattutina;
- anomalie comportamentali durante il giorno, come iperattività, aggressività, scarsi risultati scolastici;
- scarsa capacità di attenzione e di concentrazione.