Introduzione
Ricordo un passo di Siddartha di Herman Hesse: “ ad ascoltare mi ha insegnato il fiume, e anche tu imparerai da lui. Lui sa tutto, il fiume, tutto si può imparare da lui. Vedi, anche questo tu l’hai già imparato dall’acqua, che è bene discendere, tendere verso il basso, cercare il profondo”. Hai appreso anche tu quel segreto del fiume: che il tempo non esiste?”. Un chiaro sorriso si diffuse sul volto di Vasudeva. “Si Siddharta” rispose. “Ma è questo ciò che tu vuoi dire: che il fiume si trova dovunque in ogni istante, alle sorgenti e alla foce, alla cascata, al traghetto, alle rapide, nel mare, in montagna, dovunque in ogni istante, e che per lui non vi è che presente, neanche l’ombra del passato, neanche l’ombra dell’avvenire?”.
Mi capita spesso di andare a fare una passeggiata in bici lungo il Bisenzio. È una ora di attività motoria, ma spesso mi fermo un minuto e guardo lo scorrere delle acque, ascolto il canto dei suoi abitanti, seguo con gli occhi il suo percorso. È qualcosa di straordinario. Veramente il fiume rappresenta l’essere e il divenire di ciascuno di noi. Esso è il simbolo della nosttra storia, della nascita e della morte, dell’identità e della trasformazione. Non a caso Eraclito affermava che “nessun uomo può bagnarsi nello stesso fiume per due volte, perché né l’uomo né le acque del fiume sono gli stessi” E quando mi sono seduto, accanto a me c’erano tanti alberi maestosi e forti. Una bellezza interiore, un cibo per l’anima. John Muir diceva “ io non ho mai visto un albero infelice. Essi si aggrappano al terreno come se gli piacesse, e sebbene ben radicati, viaggiano tanto lontano quanto noi. Vanno vagando in tutte le direzioni con ogni vento, andando e venendo come noi stessi, viaggiando con noi attorno al sole per due milioni di miglia al giorno, e attraverso lo spazio, il cielo solo sa quanto velocemente e lontano”.
L’albero ti può insegnare tante cose, egli dà ai suoi rami un cammino verso la luce. Se tu lo guardi bene, lo tocchi, e ascolti il percorso della sua linfa, ti insegna a vivere su questa terra in modo più rispettoso di te stesso e della natura. L’albero ti guida al significato della vita. non perdere questa occasione. L’albero è un piccolo santuario, può proteggerti dal sole, dal vento e dalla tempesta e può essere il tetto per il tuo riposo. Il fiume ti insegna la vita, l’albero l’amore e il contatto tra cielo e terra, tra sacro e profano, tra finito e infinito.. Paulo Coelho diceva: “Apprezza ciò che sei perché tu sei amore, quell’amore che cerchi in ogni cosa e in ogni dove. Accogli ciò che tu sei perché tu sei ciò che cerchi di essere, ciò che tu vuoi essere, tu sei la vita che crea la tua vita. Accetta te stesso, amore del tuo amore, perché tu sei ciò che hai tanto bisogno di essere. Sorridi all’amore che tu emani perché tu sei quell’amore che cerchi in ogni luogo, pace dei tuoi sensi”.