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Manuale segreto di grafologia scientifica

Introduzione

La grafologia è lo studio di un movimento che parte dal cervello e arriva alla mano. In questo movimento c’è la biografia esistenziale del soggetto scrivente: il suo corpo, la sua mente, la sua anima.scrittura madre 1Unnamed2x   Rossini

E’una storia totale: nel gesto grafico c’è il concepimento, la prima fase di crescita del bambino, i 9 mesi di gravidanza e poi tutto il suo percorso di vita: il piacere, il dolore, la relazione con se stesso e con gli altri, i traumi , le sofferenze e la gioa e infine lo sviluppo psicoenergetico personale con le sue tendenze e predisposizioni.

La grafologia è nata in Italia nel 1610 ad opera di Prospero Aldorisio, come si evince in una lettera in cui Aldorisio disserta su una nuova scienza chiamata “Iden grafia”. Nel 1611 Aldorisio scrisse il “ Nuntius idengraphicus” dove presenta 72 principi grafologici. Tra l’altro afferma: Anche se si scrivesse con i piedi e con la mano sinistra, ciascuno esprimerebbe un proprio specifico carattere” (legge della equivalenza motoria). Tuttavia il primo studio grafologico è del 1622 ad opera di Camillo Baldi (1547-1634), docente dell’Università di Bologna di logica e filosofia. Questo opera: “Trattato Come Da Una Lettera Missiva Si Conoscano La Natura E Qualità Dello Scrittore)” aveva più di 70 anni. che parla delle connessioni tra la grafia di uno scrivente e la sua personalità. Baldi al momento della pubblicazione di questo libretto aveva 70 anni. Nel mondo letterario nonostante che abbia scritto numerose altre opere, egli è conosciuto a livello internazionale per questo studio. Altri letterati e studiosi avevano avuto delle intuizioni sul rapporto scrittura e personalità. Ricordo Svetonio in “ Vita dei Cesari” che fa un preciso riscontro tra la grafia di Augusto e alcune tendenze caratteriali dell’imperatore. Quasi contemporaneo di Baldi, Marco Aurelio Severino (Tarsia, 1580 – Napoli, 1656) studioso di anatomia all’Università di Napoli e medico chirurgo presso il nosocomio degli Incurabili di Napoli dà un altro valido contributo alla scienza grafologica. Dopo essere stato un valente chirurgo pratico e un anatomista di prestigio scrivendo il primo trattato di anatomia comparata (Zootomia democritea)., Severino negli ultimi anni della sua vita si dedicò a studi sperimentali. Ne riporto alcuni:(Vipera pyhia: studio sul veleno delle vipere); Seiphlebotomia castigata, una discussione sulla pratica della flebotomia; Antiperipatias, hoc est adversus Aristoteleos de respiratione piscium diatriba: studio sulla respirazione dei pesci. Verso la senilità Severino, una mente aperta e brillante, membro dell’ “Accademia degli oziosi” con molteplici interessi, pubblicò alcune opere di pura divagazione ( molte inedite) e anche poesie, tra cui La filosofia overo il perché degli scacchi, e scrisse il libro: “ vaticinator sive tractatus de divinatione letterali”. Questa piccola opera (manoscritto inedito) tratta dei pronostici che si possono tratrre dallo studio della scrittura. Per 200 anni gli studi grafologici rimasero in “ sleeping ”, poi nell’ 800 ci fu un risveglio esuberante ed emersero numerosi studiosi del problema. In tabella riporto le varie tappe di sviluppo. Motivo di questo recupero di interesse, probabilmente fu dovuto alla traduzione in francese del trattato del Baldi.

La grafologia originaria nasce quindi in Italia da tre grandi studiosi: Prospero Aldorisio, Camillo Baldi, Marco Aurelio Severino . Tutti e tre avevano una laurea in medicina e una vasta cultura. Possiamo dire che la grafologia ha avuto delle radici solide. Non è stata portata avanti da ciarlatani.
E su questa linea culturale di base e su una ricerca scientitica di tipo galileiano che cercherò di scrivere queste poche righe sulla grafologia che studio da oltre 30 anni. So che la grafologia non è accettata da mondo universitario. Mi dispiace.Molti soffrono di cataratta intellettuale e di miopia selettiva, di deformazione teorica.

Prospero Aldorisio era un medico.
In una lettera del 24 agosto 1613 che Franciotto Orsini scrive a Galileo, in un allegato alla lettera, parla di Aldoriso e del suo metodo “ idengrafico” esprimendosi in questo modo:
“ Giudica il temperamento del corpo sangui gno: habbia l’occhio più presto cavato in dentro, la fronte grande, il color della carne biondo scuro, di pelo castagnac cio lucido, di statura conveniente, più presto alta. De l’ani – mo, sii persona nell’attioni violento”.Inizio del testo di Prospero Aldorisio.

Camillo Baldi si laureò in medicina il 14 febbraio 1572.Era interssato anche agli studi filosofici e nel 1576 ottenne la cattedra di Filosofia Ordinaria all’università di Bologna. Nel 1587 passò all’insegnamento della logica nella stessa università. Professore  di logica rimase solo fino al 1589, poi tornò di nuovo all’ insegnamento di filosofia ordinaria e nel 1603 divenne prese l’incarico “ ad lecturam humanarum litterarum”. Dal 1604 all’anno della morte conservò stabilmente la cattedra di filosofia ordinaria. Scrisse molte opere di contenuto filosofico ma tra le sue produzioni appare questa interessante ricerca: De humanarum propensionum ex temperamento praenotionibus Tractatus,Bononiae 1629 e 1644 (ne esiste anche un’edizione in volgare con questo titolo: Discorso sopra il modo di conoscere dalle disposizioni del corpo le naturali inclinazioni dell’animo,ms. orig. del sec. XVII, Bologna, Biblioteca comun. dell’Archiginnasio);

Marco Aurelio Severino ha scritto numerosi libri. Oltre che medico – chirurgo aveva una cultura vasta e profonda.
1. 1632: De recondita abscessuum natura, O. Beltrani, Napoli
2. 1645: Zootomia democritaea, id est anatome generalis totius animantium opificii : libris quinque distincta, quorum seriem sequens facies delineabit, Endterius, Nürnberg
3. 1646: De efficaci medicina, J. Beyer, Frankfurt am Main
4. 1650: De viperae natura, veneno, medicina demonstrationes et experimenta nova, P. Frambotti, Padova
5. 1653: Trimembris chirurgia, Schönwetter, Frankfurt
6. 1653: Therapeuta Neapolitanus, J. A. Tarin, Napoli
7. 1654: Quaestiones anatomicae quatuor, Frankfurt
8. 1655 – 1659: Antiperipatias. Hoc est adversus Arsitoteleos de respiratione piscium diatriba. De piscibus in sicco viventibus commentarius… Phoca illustratus…, 2 vol.,Napoli, H. C. Cavalli
9. 1664: Synopseos chirurgiae libri sex, E. Weyerstroten, Amsterdan
Johann Kaspar Lavater
(1741-1801) Nel suo libro “ frammenti di fisiognomica” aggiunge un capitolo dedicato alla grafologia
Edouard Hocquart (1787 – 1870) Nel 1812 scrive il libro: “L’Art de Juger du caractère des hommes sur leur écriture”, l’arte di giudicare il carattere degli uomini dalla loro scrittura
Jean -Hippolyte Michon (Laroche-près-Feyt 1806 – 1881), ordinato sacerdote nel 1830, la sua sete di conoscenza e la sua mente razionale e indipendente lo porteranno negli anni ad applicarsi con profitto all’insegnamento, alla storia e all’archeologia. Nel  1871 conia il nome “grafologia” e nello stesso anno crea la “Società di grafologia” che ancor’oggi esiste col nome di “Società Francese di Grafologia” (SFdG) e inizia la pubblicazione della rivista di grafologia. N el 1875  pubblica “Sistema di grafologia”, un testo grafologico molto interessante con la classificazione sistematiche di tutte le caratteristiche grafiche. Nel 1878  esce il suo capolavoro “”Metodo pratico di grafologia“, in cui spiega i principi dell’analisi grafologica. Avremo modo di approfondire la sua visione della grafologia.


Michon


Autografo di Michon

Wilhelm Preyer ( 1841-1897) . Scrive “ zur Psychologie des Schreibens” formula leggi interssanti sul moto scrivente: 1.- variazioni della direzione, lunghezza, grandezza e interruzioni; 2- ripetizione dei segni; 3-relazione tra moti involontari di espressione e moti della scrittura; 4- stimolo inconscio all’imitazione in corrispondenza di immagini mentali.

Una spinta innovativa, scientificamente corretta, è stata data dall’allievo di Michon, Jules Crepieux- Jamin. Un grande studioso di grafologia che ha scritto numerosi testi molto importanti che non possono mancare in una biblioteca di un grafologo. Crepieux –Jamin ha aperte le porte della grafologia al mondo degli studiosi della scrittura. Nacque a Ginevra nel 1859, studiò in Svizzera e poi si stabilì in Francia dove morì nel 1940. Convinto, come il suo maestro Michon, che occorra attribuire a ogni segno grafico una tendenza caratteriale, si sforza non solo nel l’individuarli ma anche nel farne una classificazione appropriata. Un lavoro senza precedenti. 1. Traité de Pratique Graphologie, Flammarion, Paris
2. L’écriture et le caractère (1888), PUF, Paris, 1951, 441 pagine — Scrittura a mano ed espressione
3. La “grafologia con esempi”  (1898), Larousse, Parigi .–
4. Les Bases fondamentales de la Graphologie et de l’esperienza en écritures (1921) – I fondamenti della grafologia e competenza per iscritto
5. L’Age et le sexe dans l’écriture (1924), Adyar, Parigi — Età e sesso in scrittura
6. Les éléments de l’écriture des Canailles (1925), Flammarion, Paris .— Gli elementi della scrittura di farabutti.
7. L’ABC de la graphologie (1929), PUF, 1960, 667 pagine — L’ABC della grafologia.
8. Libres propos sur l’esperienza en écritures et les Leçons de l’Affaire Dreyfus, Alcan, 1935


crepieux- grafia


Nel ‘ 900 numerosi studiosi hanno dato un contributo particolare all’analisi della scrittura.

1. Alfred Binet (1857 – 1911) nel 1906 pubblica “ Les révelations de l’écriture d’après un controle scientifique”;
2. Ludwig Klages (1872-1956) parla del fornm –niveau” nel suo libro “ scrittura e carattere. Ha poi scritto Perizie grafologiche su casi illustri (Adelphi, Milano 1994). Per Klages la scrittura è manifestazione del ritmo della vita. la scrittura è un’autentica immagine descrittiva della struttura della mente.

Robert Saudek, giornalista e scrittore, nasce a Kolín, l’Austria-Ungheria, ora Repubblica Ceca, il 21 Aprile 1880. Aveva un fratello e due sorelle Era un poliglotta: entro la fine. della sua vita aveva imparato ceco, tedesco, olandese, francese e inglese.Ha scritto molti libri di grafologia tra cui “ psicologia della scrittura” individuò tre livelli di vitalità nella scrittura: originalità, disposizione, spontaneità. E’ morto nel 1935.
Riporto questo suo pensiero: “E’ impossibile fare l’analisi psicologica di una grafia senza prima averne fatto una descrizione fisiologica. Un’interpretazione, basata esclusivamente sull’impressione e non su un esame accurato degli aspetti fisiologici, può essere un trattenimento interessante ma non è certo né scienza, né attendibile.” (p.113).

Ania Teillard (1889-1978) applica la teoria Junghiana all’analisi grafologica.

Girolamo Moretti (1879-1963) pubblica la prima edizione del suo Trattato di grafologia nel 1914 e fonda la Scuola Superiore di Studi Grafologici di Urbino. E’ il fondatore della scuola grafologica italianaa. Il suo metodo è abbastanza rigoroso. C’è la misurazione in decimi dei segni e offre una chiave di lettura della personalità studiata sia sull’intelletto che sul sentimento anche attraverso le combinazioni di vari segni grafologici.


Moretti grafia-bis

autografo del Moretti


Marco Marchesan nasce  a Grado (Gorizia) il 14 dicembre 1899, muore  a Milano il 7 agosto 1991. Nel suo libro “ Pisicologia della scrittura- segni e tendenze” Marchesan elabora un sistema grafologico individuando 226 segni e 3500 tendenze.

novembre 26, 2015autore Angelo Vigliotti
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Il Dott. Vigliotti non dà terapie a distanza. Risponde solo per consigli e ogni suggerimento deve essere filtrato e supervisionato dal medico curante o dal pediatra di famiglia e non accettato passivamente.

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