I fichi secchi di Carmignano
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fichi di Carmignano | albero di fico ( particolare) |
A Carmignano si destinano all’essiccazione esclusivamente fichi della varietà Dottato. I fichi secchi vengono proposti nei tradizionali abbinamenti con vin santo e con noci. Recenti degustazionì locali li hanno visti associati al lardo di Colonnata, alla mortadella di Prato e alla ricottina di latte crudo della montagna pistoiese. Carmignano è una cittadina fascinosa e bella, una specie di libro che non va letto in modo superficiale e non bisogna fermarsi alla prima pagina.Si trova nel cuore della Toscana, in provincia di Prato. Un tempo etrusca, poi romana e nel medioevo contesa tra Firenze e Pistoia con alterne vicende di appartenenza ( un pò a Pistoia, un pò a Firenze) e finalmente dall’11 novembre 1329 entra definitivamente nell’ambito fiorentino. Con i “Medici ” Carmignano vive una stragione ricca e prosperosa.
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tumulo etrusco | orci dell’insediamento etrusco di “pietramarina”(Carmignano) |
Ha un vino con il DOCG più antico di Italia ( nel 1716 Cosimo 3° dei medici con un decreto stabilisce norme per la vendemmia e delimita la zona di produzione).Ha un’arte pasticcere interessante con la produzione di amaretti locali “d’I Fochi”. Le colline di Carmignano sono riche di uliveti con la produzione di un olio estravergine a dir poco ” eccezionale” Nel suo piccolo Carmignano è una città del gusto, una città “sacra”, piena di tombe etrusche, di chiese, un crocevia di antico e di moderno. L’improvvisazione bisogna cercarla altrove, non a Carmignano. IL fico secco è un autentica goduria che puoi mangiare benissimo alla fine di una giornata di lavoro. E che energia! un fico secco che nutre e consola.
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rocca medievale | villa Medici” La Ferdinanda” ad Artimino ( villa dei cento camini) |
Questo piccolo borgo di saperi e di sapori può essere un modello esistenziale che soddisfa il piacere di vivere. Non a caso il fico secco non soddisfa solo le esigenze del palato ma una cultura ad ampio raggio. Non ricordi forse che il fico è un frutto con significato simbolico ambiguo e seducente. Sebbene la pianta è messa ai margini del podere, vicino ai muri o vicino al portico di casa essa è una zona dove riposarsi all’ombra, che difficilmente si dimentica: uno spazio di quiete. La coltivazione del fico è una tradizione secolare che per tanti anni ( 1000-2000-3000 anni) ha sfamato generazioni di contadini. Il ritorno a questa tradizione, il recupero di questa cultura e coltura è un autentico risveglio interiore. Il fico è un frutto sacro simbolo della vita, della forza, della luce, della conoscenza sia in oriente ( induismo e buddismo) che in occidente.Nell’antica Grecia era l’abero di Atena, dea della saggezza. Non a caso Platone lo considerava un albero amico dei filosofi. Sotto l’albero di fico furono allattati secondo la leggenda Romolo e Remo ( Tacito, annali XIII, 58). Nella storia dell’umanità e del percorso di crescita personale c’è sempre un “prima” e un “dopo”.Nel “dopo” le foglie di fico servirono ad Adamo ed Eva per coprire le proprie nudità( Genesi III,7):

Ciò che mi ha colpito di questa pianta è la sua marginalità. In genere si osservano campi coltivati a vite o ad ulivi ed ecco dei fichi sparsi ai margini del terreno in zone di passaggio. Eppure è un frutto con tanta carica energetica ed è messo quasi da parte! All’alba della civiltà quando l’uomo da cacciatore passò a fare l’agricoltore si fece un salto di qualità perchè attraverso questa rivoluzione, il volto del pianeta cambiò e cambiò la storia dell’uomo. Oggi sono importanti i cereali, la canna da zucchero, i legumi, le patate. Il fico è negletto. Ma ci dà un grande insegnamento. Tu puoi essere felice anche con un fico secco. Può scatenare dentro di te un pizzico di umiltà.. Se vuoi salire in cielo deve conoscere la terra e i suoi frutti. Il fico è un albero che tace ( apparentemente non fiorisce e non ha un profumo particolare), e può essere considerato povero ma è ricco ( è un cibo eccellente) per cui non dimenticare di gustare ogni tanto un fico secco ( anche tutti i giorni alternandolo a colazione, a merenda e anche a cena con moderazione) e non solo per festeggiare un anno che inizia., ma anche per festeggiare un giorno che termina o per iniziare una giornata di lavoro o per fare uno spuntino da solo o con amici. Vedrai che ti farà bene ( in salute e in energia fisica e mentale) e che non c’è bisogno di sciupare ciò che si ha con il desiderio di ciò che non si ha. Se poi vai a Carmignano dopo avere goduto nelle visite ai resti archeologici etruschi, ai vari musei, al panorama, al gusto e alla degustazione dei vari prodotti tipici, non perdere l’occasione di dare un’occhiata al quadro del Pontormo: la visitazione.Ritornerai a casa forse un pò frastornato ma contento.