LA DIAGNOSTICA RAPIDA DELL’INFEZIONE DA STREPTOCOCCO A
da : www.flashmed.it
Cos’è lo Streptococco A
Segni e sintomi
Trasmissione
Diagnosi
Trattamento
Commento
Cos’è lo Streptococco A
Lo Streptococco A (“Strep A”) è un microrganismo che causa malattie quali la tonsillite, la faringite e la scarlattina, che possono a volte condurre a complicazioni come la febbre reumatica acuta e la glomerulonefrite post-streptococcica.
Segni e sintomi
Segni e sintomi dell’infezione da Strep A sono gola arrossata e dolente con placche bianche sulle tonsille, ingrossamento dei linfonodi del collo, febbre e mal di testa. Nei bambini si verifica spesso anche nausea, vomito e dolore addominale.
Trasmissione
La malattia viene diffusa tramite contatto diretto ravvicinato coi pazienti tramite goccioline (tosse o starnuti). Contatti isolati raramente causano la trasmissione. È rara la trasmissione attraverso alimenti contaminati, specialmente latte e derivati. I pazienti non trattati sono infettivi per 2-3 settimane dalla comparsa dell’infezione. Il periodo di incubazione è di 2-4 giorni. Il paziente non è più infettivo entro 24 ore dall’inizio del trattamento.
Diagnosi
I metodi tradizionali di rilevazione dell’infezione da Strep A comportano la coltura per 24-48 ore di campioni delle secrezioni faringee, per determinare la beta-emolisi e la suscettibilità alla bacitracina. La positività a tali determinazioni indica la presenza dello Strep A. Coi test diagnostici rapidi, il medico o il pediatra esegue un tampone della faringe (gola) del paziente nel proprio studio ed esegue il test in una decina di minuti. La sensibilità e la specificità dei test rapidi per lo Strep A sono molto elevate: dal 90 al 98 %, e anche la concordanza con il metodo della coltura è molto alto (95-96%).
Trattamento
La cura antibiotica riduce i sintomi dell’infezione, ne minimizza la diffusione e riduce il rischio di complicazioni. Il trattamento consiste in penicillina o eritromicina per i pazienti allergici. Farmaci di seconda linea sono amoxicillina, clindamicina, cefalosporine. Per prevenire le complicazioni, è importante il completamento di tutta la terapia prescritta anche se i sintomi si attenuano in pochi giorni anche senza cura. Per altre informazioni sullo Strep A: http://www.cdc.gov/ncidod/dbmd/diseaseinfo/groupastreptococcal_g.htm
Commento
Spesso il Medico e il Pediatra non dispongono di informazioni diagnostiche tempestive. L’infezione da Strep A richiede un intervento terapeutico rapido (perchè l’infezione può determinare importanti complicazioni) e mirato (la scelta degli antibiotici deve essre corretta). I metodi tradizionali di coltura impongono tempi molto lunghi: normalmente il Pediatra prescrive il tampone faringeo, il bambino viene poi accompagnato (magari il giorno successivo) al laboratorio analisi ove il tampone viene eseguito e in altri due o tre giorni si rende disponibile il referto. Se il Pediatra invece dispone di un test rapido, questi tre-cinque giorni si riducono a pochi minuti. I test rapidi per lo Strep A sono molto utilizzati dai Medici e specialmente dai Pediatri negli Stati Uniti (30 milioni di test all’anno) e in molti altri paesi occidentali, proprio per il beneficio in termini di rapidità di decisione terapeutica. È importante ricordare che in caso di infezioni virali gli antibiotici non servono e vanno evitati.
Lo streptococco beta emolitico di gruppo A è un batterio ubiquitario, responsabile di numerose infezioni molto comuni, in particolar modo nell’età infantile. Le sue caratteristiche gli permettono di svilupparsi in ogni regione climatica e in qualsiasi tipo di ambiente, con una preferenza per il clima freddo-umido e gli ambienti affollati.
Le infezioni da streptococco sono molto frequenti nel bambino nell’età della scuola materna, ossia tra i 3 e i 5 anni.
Le infezioni di gran lunga più frequenti sono quelle delle prime vie aeree: tonsille, adenoidi, gola, seni paranasali, orecchio.
Inoltre, seppur più raramente, lo streptococco beta-emolitico può essere trasportato tramite il sangue in organi interni (polmone, cuore, meningi, ossa ecc).
Infine, altre infezioni, anch’esse molto comuni possono essere localizzate sull’epidermide: in superficie (impetigine) od in profondità (erisipela).
Lo streptococco beta-emolitico è anche implicato in altre importanti malattie come alcune forme di glomerulonefrite e di reumatismo.
Come si diagnostica
I comuni esami del sangue, che numerano i globuli bianchi e la percentuale di un particolare tipo di questi (neutrofili), come d’altronde la determinazione degli indici di infiammazione (Velocità di eritrosedimentazione o VES, Proteina C reattiva o PCR) possono risultare esami troppo generici.
L’esame colturale viene eseguito prelevando una piccola quantità di muco faringeo e tonsillare (tampone faringeo), valutando lo sviluppo dei batteri e testandone la sensibilità agli antibioitici con l’antibiogramma.
La VES (velocità di eritrosedimentazione) è un indice di infiammazione che viene misurato tramite l’esame del sangue.
Esami più specifici sono, invece, i test rapidi, che in pochi minuti sono in grado di identificare la presenza del germe, gli esami colturali eseguiti su materiale rinofaringeo prelevato mediante un tampone sterile, la ricerca degli anticorpi specifici prodotti in risposta all’infezione, dove bisogna attendere l’aumento del valore per identificare un’infezione.
L’identificazione dello streptococco beta emolitico può avvenire anche mediante analisi del sangue, mirate alla determinazione di un particolare parametro, il titolo streptolisinico.
Tale parametro esprime la presenza all’interno dell’organismo degli anticorpi anti-streptolisina: se questi infatti, vengono riscontrati nel sangue, significa che l’individuo è stato infettato dallo streptococco beta-emolitico e che il sistema immunitario ha iniziato a reagire, producendo questi specifici anticorpi.
Il tipo di anticorpo indotto da una proteina dello streptococco, la streptolisina-O, viene chiamato TASL-O ossia, con l’abbreviazione di indice antistreptolisinico.
I test basati sull’uso della streptolisina-O, pur non essendo gli unici, sono tuttavia quelli più comunemente adottati. Tali test sono espressi in unità ed il superamento di un determinato valore, indicato come normale, segnala l’avvenuto contatto con lo Streptococco beta-emolitico di gruppo A.
Il titolo Antistreptolisinico (ASLO o TASL) è il tasso di anticorpi elaborati dall’organismo in risposta al contatto con lo streptococco.
In genere, il titolo diventa positivo dopo circa una settimana dal contatto.
Il superamento del valore normale (> 200 U) segnala, appunto, l’avvenuto contatto, ma non una malattia in atto. Il titolo ASLO (cioè la quantità degli anticorpi prodotti) aumenta progressivamente dopo l’infezione, raggiungendo un apice dopo 3-5 settimane, per poi scendere lentamente nei mesi successivi.
Un aumento moderato può indicare un’infezione delle prime vie aeree (rinite,tonsillite, faringite), scarlattina o eritema nodoso.
Un forte aumento può indicare reumatismo articolare acuto o glomerulonefrite. Falsi positivi possono verificarsi in casi di colestasi,tubercolosi polmonare e ipercolesterolemia.
Tuttavia, a volte, le caratteristiche dell’organismo ospite e del batterio possono interferire modificando la produzione anticorpale.
L’esame perciò, non è sempre un buon indice di avvenuta infezione streptococcica, perché il risultato può venire alterato da diverse situazioni.
Solitamente, l’infezione, per quanto possa risultare elevato il valore del titolo ASLO, non si cura, se non quando sono presenti contemporaneamente segni clinici e biologici di una malattia in atto.
Gli allarmismi suscitati dalla lettura del test sono molto spesso ingiustificati e conducono a terapie alquanto arbitrarie.
Chi è portatore di un titolo ASLO alto non è affetto da una determinata malattia, in assenza di specifici esami che segnalino altri sintomi caratteristici.
di una faringite acuta streptococcica?
