Introduzione
In alcuni soggetti è utile prevenire le sindromi influenzali e parainfluenzali con i Sali di Schussler.
Una terapia biochimica che io consiglio a coloro che si ammalano di catarri ricorrenti
Nella terapia preventiva è utile avere a disposizone i 3 Sali della infiammazione (il n° 3 infiammazione acuta; il n° 4, secrezioni catarrali; il n° 6, catarro cronico,) nei tre stadi flogistici irritativi.
L’infiammazione al primo stadio si combatte molto bene con il sale n° 3, ferrum phiìosphoricum.
- Ferrum Phosphoricum D12. E’ un bambino fragile che si ammala spesso di malattie da reaffreddamento (faringite, otite, laringite). Può avere difficoltà di concentrazione, si stanca facilmente. Spesso presenta occhi pesti, infossati e colorazioni rosse “ ferrose” sia sulle orecchie che sulle guance. Nella fase acuta della sindrome parainfluenzale il bambino può avere sangue dal naso (epistassi) e febbre 38-38.5. E’ il sale del primo soccorso.
Al secondo stadio, l’infiammazione si combatte con il sale delle mucose, il n° 4, kalium chloratum
- Kalium chloratum D6. Serve molto bene per le malattie delle alte vie infiammatorie con secrezioni catarrale e linfoadenomegalia.. E’ il sale delle mucose ( riniti, bronchiti, tosse catarrale,. Il bambino spesso si può svegliare con occhi gonfi. La tosse persiste nonostante le cure di pulizia con acqua di mare. Aerosol e sciroppi vari sia chimici che fitoterapici e spesso anche con terapia antibiotica.. E’ un bambino che può presentare un colorito bianco pallido, ha le guance a rosaceiformi ( a tipo couperose).
Al terzo stadio è sempre utile dare il sale dell’infiammazione cronica, il n°6, kalium sulphuricum D6
- Kalium sulphuricum D6. Il terzo dell’infiammazione è caratterizzata da catarro cronico delle vie respiratorie, oppure dal muco residuo che permane dopo i due stadi precedenti. La pelle ha una colorazione giallo – brunastra soprattutto sotto il labbro inferiore. Bisogna indagare se il bambino o il ragazzo è soggetto a sinusite, se ha qualche malattia autoimmunitaroa o se è presente in famiglia (ad esempio: tiroide, sclerosi a placche, psoriasi, vitiligine, artrite, alopecia)
La posologia deve essere combinata bene per avere i migliori risultati.
Dobbiamo considerare che il sale n° 3 stimola le difese immunitarie e rafforza la vitalità, l’energia, la gioia di vivere il piacere della vita, nonostante la cattiva stagione.
Prevenzione: ( nei bambini da tre anni in poi):
due compresse del sale n°3, del sale n° 4 e del sale n° 6 ( 3 volte al giorno) Le comprsse si sono prendere a distnza di qualche minuto l’una dall’alltra.
Sciogliere le compresse sotto la lingua ( 30 secondi…) con bocca pulita e prima del pasto
In alternativa sciogliere le sei cpr in mezzo bichieedi acqua , girare il tutto con cucchiaio di legno, aspettare un pò e bere.
Nel neonato e fino a 3 anni è meglio procedere a gradi:
ferrum phosphoricium una cpr tre volte al giorno da sciore in acqua o nel latte, dopo 7 giorni si passa al sale n° 4 kalium chloratum
una cpr tre volte al giorno e se la situazione clinica non migliora continuare con il sale n° 6 kalium sulphuricum una cpr tre volte al giorno
il “sette caldo”
Alla terapia di base va aggiunto il sale n° 7 il magnesium phopshoricum D6. Si mettono 10 cpr di magnesia fosforica in un bicchiere di acqua calda ( 250 cc) si fanno sciogliere le compresse e si può girare il tutto con un cucchiaino di legno ( non di metallo, né di plastica!) e si dà da bere a piccoli sorsi quando l’acqua è tiepida al lattante e al bambino. E’ un sale importantissimo, capace di equilibrare le diverse funzioni dell’organismo. Equilibra le attività delle cellule nervose cerebrali, interviene sul sistema simpatico e parasimpatico riducendo l’eccitabilità, regola la contrazione muscolare, Riduce la tensione, gli spasmi, e favorisce un rallentamento dello stress, sempre presente quando il bambino non sta bene e soprattutto quando alla sindrome di raffreddamento si accompagna la tosse secca, stizzosa, fastidiosa e l’insonnia nervosa con febbricola. Nei ragazzi più grandi si possono mettere 15 cpr in 500 cc di acqua calda e bere durante il giorno.
Fase acuta ( primi 7 giorni)
Iniziare con “ferrum phosphoricum” una cpr ogni 10 minuti nelle prime tre ore, poi ogni mezz’ora nelle prime 12 ore e successivamente (nel secondo giorno) una cpr ogni ora fino ad arrivare a 2 cpr tre volte al giorno nei ragazzi mentre nei lattanti una cpr tre volte al giorno. Nei bambini con tonsillite purulenta nella fase acuta oltre al ferrum phosphoricum possono prendere anche il “calcium sulphuricum n° 12″, 2 cpr 4 volatre al giorno ( nella fase acuta almeno per 5-7 gironi
Attenzione
la cpr è fatta di lattosio ( non utili per i soggetti con intolleranza). Alcune farmacie hanno le gocce senza Lattosio della ditta “pflueger biochemie”. Altre farmacie preparano le gocce ed è consigliabile prepararle senza alcool. Ricordo che una cpr corrisponde a 10 gocce. Se ci sono difficoltòà a trovare le gocce per gli intolleranti al lattosio e per altre disbiosi intestinali conviene far scioglere le cpr in acqua e aspettare un po’ . In genere il lattosio si deposita in fondo.
In caso difficoltà nella gestione delle cpr. Si possono usare due complessi della ditta New Era:
New Era immunplus (contiene il biossido di silicio, il fosfato di magnesio, il cloruro di sodio) ( 3 Sali).
Nei ragazzi 2 granuli tre volte al giorno ( per 3 mesi)
Solo in fase acuta e per breve periodo di tempo ( 5-10 giorni)
Quando poi c’è il raffreddore ( insorgenza acuta) aggiungere complesso New Era J ( fosfato di ferro, cloruro di potassio, cloruro di sodio)
Nel lattante: un granulo ogni mezz’ora poi rifdurre progressivamente nei primi 3 giorni fino un granulo 3 volte al giorno per altri 7-10 giorni)
Nei bambini 8 granuli ogni mezz’ora e poi ridurre fino a portare il dosaggio e portarlo dopo i 3 giorni a 2 granuli 3 volte al giorno per altri 7 – 10 giorni.
Consiglio conclusivo
Non dimenticare di fare al lattante e al bambino pulizia con doccia nasale ( rinowash) a base di acqua di mare ( ad esempio fialodi di actimar due tre volte al giorno), più prendere un complesso vitaminico ( B- C- D) ed eventualemnte un probiotico per il microbiota intestinale. Inoltre la terapia consigliata ha bisogno dell’appoggio del medico pediatra curante in modo che possa seguire l’evoluzione clinica ( miglioramento o peggioramento) e possa conoscere la reazione del bambino nei confronti della terapia consigliata. Non sono d’accordo con l’auto cura.